Approcciare il mercato ucraino tramite la conclusione di un contratto di agenzia
Avv. Dario Gorji Varnosfaderani
Elizaveta Cherepanova
Così come accade in altre giurisdizioni, anche in Ucraina il rapporto di agenzia non è disciplinato da una legge specifica, ma trova invece fondamento in svariate disposizioni del Codice Civile e del Codice Commerciale, che consentono la conclusione di contratti di agenzia anche tra imprese ucraine e controparti estere.
In base alla normativa, l’agenzia è definito come il contratto attraverso cui l’agente viene autorizzato, per conto e in nome di un preponente, a svolgere attività di mediazione o conclusione di affari con terzi, per conto, nell’interesse, sotto il controllo e a spese del preponente.
La legge consente la creazione di rapporti di agenzia esclusivi o non esclusivi: nella prima ipotesi, l’agente è vincolato a non rappresentare altri mandanti, nella seconda l’agente può rappresentare altri preponenti ed anche il preponente può nominare altri agenti nel medesimo territorio.
Sebbene i contratti di agenzia non siano così comunemente utilizzati nella prassi interna rispetto ad altre forme contrattuali - come i contratti di commissione o di prestazione di servizi - essi trovano ampia applicazione nelle transazioni transfrontaliere, venendo utilizzati dalle imprese straniere come strumento per accedere al mercato ucraino senza la necessità di passare attraverso la costituzione di una stabile organizzazione locale.
Attività che un agente può svolgere in Ucraina
Poiché l’agente agisce per conto del preponente, può svolgere qualsiasi attività che non sia vietata o soggetta restrizioni dalla legge ucraina. Pertanto, prima di stipulare un contratto di agenzia, è fondamentale verificare se l’attività economica oggetto delle prestazioni sia vietata o richieda il rilascio da parte delle autorità di un’autorizzazione specifica per poter essere svolta, come nel caso delle attività del settore bancario, il commercio di titoli, i servizi finanziari, la produzione e vendita di tabacco o alcol, le telecomunicazioni e l’edilizia. Come regola generale, le licenze rilasciate per le attività soggette ad autorizzazione non sono trasferibili, il che significa che un soggetto autorizzato non può delegare l’esercizio delle stesse ad un agente.
Alcuni settori, poi, possono imporre ulteriori requisiti al preponente, come la costituzione di una stabile organizzazione in Ucraina, il rispetto di soglie minime di capitale sociale o l’impiego di personale con determinate qualifiche.
Territorio
Il contratto di agenzia deve indicare il territorio entro cui l’agente opera. Questo è importante perché il preponente è generalmente interessato a promuovere il proprio prodotto in un determinato mercato o regione.
In assenza di una regolamentazione specifica, ai sensi del Codice Commerciale dell’Ucraina, comma 3, art. 297 si presume che l’agente abbia il diritto di agire per conto e nell’interesse del preponente su tutto il territorio ucraino.
Remunerazione dell’agente
Il preponente è tenuto a mettere a disposizione dell’agente i fondi necessari per adempiere agli obblighi contrattuali e a rimborsare le spese sostenute durante l’esecuzione del mandato.
Ai sensi dell’art. 301 del Codice Civile dell’Ucraina, l’agente ha diritto a percepire un compenso per i servizi svolti nell’interesse del preponente, nell’importo stabilito nel contratto. Tale compenso, fissato in una percentuale, viene solitamente corrisposto una volta che la cliente ha adempiuto agli obblighi contrattuali assunti per il tramite dell’agente, salvo diverso accordo tra le parti.
Il contratto può inoltre prevedere una remunerazione aggiuntiva qualora l’agente si impegni a garantire l’adempimento degli obblighi del cliente (come accade con lo "star del credere" previsto dal diritto italiano).
Ai sensi della legge ucraina, l’agente può ricevere i propri compensi in valuta estera fermo restando che, allo stato attuale, in vigenza della legge marziale, i pagamenti in valuta possono essere soggetti a restrizioni.
Obblighi dell’agente
Ai sensi del dell’art. 300, comma 1, del Codice Civile dell’Ucraina, l’agente è tenuto a eseguire personalmente i propri obblighi. Non è ammessa la sub-agenzia, salvo espressa previsione contrattuale.
L’agente è inoltre responsabile per eventuali perdite derivanti da inadempimento o inesatto adempimento degli obblighi contrattuali, salvo diversa disposizione contrattuale.
Esecuzione del contratto
Ai sensi del Codice Civile dell’Ucraina, comma 1, art. 300 l’agente è tenuto a eseguire personalmente le azioni autorizzate dal contratto. L’agente non può delegare i propri poteri ad altri (ossia, non è ammesso la sub-agenzia), salvo espressa previsione contrattuale.
L’agente è inoltre responsabile per eventuali perdite derivanti da inadempimento o adempimento non corretto degli obblighi contrattuali, salvo diversa disposizione del contratto.
Durata e cessazione
Il contratto può essere risolto consensualmente, per revoca del mandato da parte del preponente oppure, in caso di contratto a tempo indeterminato, per recesso dell’agente. La cessazione può inoltre avvenire in caso di liquidazione, morte o incapacità giuridica di una delle parti.
La revoca del preponente può avvenire con un preavviso minimo di un mese, salvo diverso termine previsto contrattualmente.
Legge applicabile e risoluzione delle controversie
È fondamentale che la mandante italiana adotti un approccio prudente nel concludere un contratto di agenzia regolato dal diritto ucraino: l’attuale quadro normativo, infatti, tende a tutelare maggiormente l’agente rispetto al preponente.
Per quanto riguarda la risoluzione delle controversie derivanti dal contratto, a seconda delle circostanze, è possibile scegliere sia il foro ucraino che quello italiano, poiché entrambi i Paesi sono parte della Convenzione dell’Aia del 1979 sull’assistenza giudiziaria reciproca in materia civile, e quindi sia Italia che Ucraina riconoscono reciprocamente le sentenze emesse dalle Autorità Giudiziarie dei due Stati.