In Ucraina il contratto di franchising è entrato recentemente a fare parte delle pratiche commerciali. Ai sensi dell’art. 1115 del Codice Civile Ucraino in virtù del contratto di franchising una parte (“pravovladelez” alias franchisee) concede all’altra parte (“polsovatel” – franchisor), dietro a un corrispettivo, il diritto di utilizzo in conformità alle precise indicazioni dell’insieme di diritti appartenenti al primo con finalità produttive o di vendita di beni o di servizi.
La definizione puntuale della fattispecie contrattuale è prevista dall’art. 366 del codice delle norme domestiche ucraine, ove il contratto di franchising presuppone che una parte si obblighi a concedere all’altra, per un determinato periodo, il diritto di utilizzare nell’attività imprenditoriale del franchisor i diritti appartenenti al franchisee, mentre il franchisor si obbliga ad osservare e rispettare le condizioni di utilizzo imposte e di corrispondere al franchisee il corrispettivo pattuito.
L’oggetto del contratto di franchising può essere costituito da un marchio, dal know-how aziendale, da segreti industriali, dalla denominazione, da un’invenzione e da altri beni immateriali.
L’art. 1118 codice civile ucraino per il contratto di franchising esige, a pena di nullità, la forma scritta. Inoltre, tale contratto deve essere registrato presso la medesima Istituzione che ha provveduto alla registrazione del diritto concesso in franchising. Qualora il franchisee sia un soggetto straniero, la registrazione del contratto dovrà essere effettuata presso l’Istituzione presso la quale è stato originariamente registrato lo stesso franchisor.
La norma colloca tra i requisiti essenziali del contratto di franchising: la conclusione dell’accordo avente ad oggetto il diritto di utilizzo di beni identificati, il trasferimento da parte del franchisor del potere di utilizzo del diritto concesso, la patrimonialità dell’utilizzo.
Il codice civile ucraino definisce espressamente i doveri e gli obblighi del franchisor e del franchisee. Va precisato che il franchisee risponde in via sussidiaria per eventuali pretese avanzate nei confronti del franchisor.
Nell’ipotesi in cui il franchisor si possa qualificare come produttore, il franchisee è solidalmente responsabile in caso di prodotto difettoso, ma conserva il diritto di regresso nei confronti del franchisor. Tuttavia, il consumatore o fruitore del servizio può azionare un giudizio direttamente nei confronti del franchisee solo qualora il franchisor si sia rifiutato di risarcire tale danno.
Le modifiche al contratto di distribuzione secondo il diritto ucraino sono ammesse per espresso consenso delle parti. Ogni modifica apportata al contratto di franchising richiede una nuova registrazione del contratto modificato.
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